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L’epopea di Android nella scalata dei Mobile OS

1 Mag

Si potrebbe affermare che Android sia riuscito a contrastare il dominio indiscusso di Apple nel campo degli smartphone, che negli anni fino al 2007, anno dell’arrivo del primo iPhone, era stato in una fase stagnante e priva di innovazioni. Una fase in cui Nokia, forte del suo 50% di market share (quota di mercato) nel campo degli smartphone, si era seduta sui proverbiali allori. Ma come è riuscito Android a diventare il sistema operativo per smartphone più utilizzato al mondo? E quale futuro lo attende?

Cominciamo dalle origini. L’azienda Android, Inc. fu fondata in California nel 2003. A quei tempi non esisteva ancora il famoso “melafonino”, quindi l’ambizioso (e segreto) progetto di un sistema operativo per cellulari fu concepito per rivaleggiare i sistemi di Nokia e Microsoft, rispettivamente Symbian e Windows Mobile. Nel 2005 l’azienda, a corto di liquidi, venne acquisita da Google, che finanziò il progetto. Ciò accrebbe inoltre l’interesse verso l’OS nascituro e le aspettative per una entrata di Google nel campo dei cellulari.

Nel 22 Novembre 2007, infine, venne svelato l’Open Handset Alliance, un consorzio di compagnie di tecnologia, tra le quali Google, HTC e Samsung, dedicato alla diffusione di standard Open (accessibili a tutti) tra gli smartphone. Nello stesso giorno fu presentato il primo smartphone con Android, l’HTC Dream.

HTC Dream (Fonte: Wikipedia)

HTC Dream (Fonte: Wikipedia)

I cellulari con Android ebbero una lenta diffusione fino al 2010, quando Samsung introdusse sul mercato la linea Galaxy, che con il passare del tempo divenne sinonimo di Android nell’immaginario collettivo. In quello stesso anno il market share degli smartphone Android crebbe fino al 33%, e al giorno d’oggi circa il 75% degli smartphone nel mondo utilizza Android.

Il market share degli smartphone dal 2009 al 2013 (fonte: Business Insider)

Il market share degli smartphone dal 2009 al 2013 (Fonte: Business Insider)

Il punto di forza di Android, che gli ha permesso una vastissima diffusione, è non solo il fatto di essere patrocinato da Google, ma soprattutto l’essere Open Source. Ciò lo ha reso facilmente modificabile e adattabile ai dispositivi mobili da parte non solo dei produttori di cellulari, ma anche degli utenti e delle comunità di sviluppatori stesse (ad esempio xda developers). La sua adattabilità, inoltre, ha portato alla diffusione sui Tablet, ambito nel quale compete con l’iPad, un altro prodotto di casa Apple. Tuttavia, dal maggiore pregio di Android deriva la sua maggiore debolezza: la frammentazione.

Di cosa si tratta la frammentazione? Si tratta del fatto che ogni terminale Android è diverso da tutti gli altri, per processore, risoluzione dello schermo, o versione del sistema. Tali differenze possono verificarsi persino tra due cellulari dello stesso modello, e portano a due conseguenze:

  1. Gli sviluppatori sono spesso costretti a scegliere il loro target (l’utenza a cui è destinato il programma) tra le versioni del sistema più diffuse, trascurando il fatto che queste siano le più recenti o meno. I programmi risultanti mancano allora delle più recenti tecnologie, non supportate dalle versioni datate.
  2. L’interfaccia Android è diversa per i cellulari di ogni produttore, il che porta alla confusione tra i consumatori, che sono portati a preferire un’interfaccia semplice da utilizzare.
La interfaccia Android può variare in modo sconcertante (Fonte: Apple Insider)

La interfaccia Android può variare in modo sconcertante (Fonte: Apple Insider)

Il primo problema è proprio di ogni sistema operativo commerciale. Ad esempio, anche sui computer, nei quali domina Windows, è sempre stato presente il problema della compatibilità dei vecchi programmi con le nuove versioni del sistema, e viceversa. Il secondo problema, invece, non si presenta nei computer, essendo Windows un sistema chiuso e controllato da Microsoft per avere la stessa interfaccia su tutti i PC, e non si era neppure presentato alle origini di Android.

L’interfaccia Android delle origini era scarna e rudimentale, ma il suo livello di pulizia è aumentato sensibilmente negli anni. I produttori di cellulari, tuttavia, decisero di non aspettare Google, e poco tempo dopo la nascita di Android, sfruttandone l’aspetto Open Source, crearono le loro interfacce, sovrapposte a quella standard.

L'evoluzione dell'interfaccia standard da Android (Fonte: Google, modificata da me)

L’evoluzione dell’interfaccia standard di Android (Fonte: Google, modificata da me)

Le interfacce personalizzate furono fondamentali per distinguere i cellulari tra di loro, ma, oltre alla confusione già menzionata, portarono al problema degli aggiornamenti degli smartphone. Google presenta ogni anno una nuova versione Android, che viene prontamente resa disponibile nei suoi cellulari (la linea Nexus). Negli smartphone delle altre case, tuttavia, si ha il ritardo causato dall’adattamento dell’interfaccia personalizzata al nuovo sistema, che perciò viene rilasciato parecchi mesi dopo il rilascio di Google, persino per i terminali di fascia alta (i più costosi).

Inoltre non vengono rilasciati aggiornamenti per i terminali usciti già da qualche anno (di solito due), e nei modelli di fascia bassa si verificano persino casi in cui non viene rilasciato neanche un aggiornamento. Ciò porta all’obsolescenza programmata dei terminali, attuata dai produttori per spingere i consumatori a comprare nuovi smartphone.

LG è forse il peggiore produttore in termini di aggiornamenti, alcuni dei quali sono rilasciati più di un anno dopo il rilascio Google (Fonte: Ars Technica)

LG è forse il peggiore produttore in termini di aggiornamenti, alcuni dei quali sono rilasciati più di un anno dopo il rilascio Google (Fonte: Ars Technica)

Personalmente possiedo un Samsung Galaxy S, uscito tre anni fa, ed aggiornato da Samsung solo fino alla versione 2.3.3. E’ stato grazie alla comunità xda che sono riuscito a portarlo fino alla 4.2.2, la versione più recente disponibile. Sono tuttavia richieste conoscenze da power user per aggirare i blocchi dei produttori, e l’installazione può essere rischiosa (rischi di brick).

E’ necessario che siano i produttori stessi ad avvicinarsi ai consumatori, prendendo coscienza delle loro necessità e del fatto che questo modello di mercato orientato al lucro immediato non è quello vincente. Menzione d’onore va a Sony, che negli ultimi due anni ha fatto sforzi per aggiornare tutti i suoi terminali per almeno due anni (la stessa politica di Google) e per rilasciare il codice sorgente degli aggiornamenti, permettendo agli sviluppatori di usufruire dei driver necessari a fare versioni personalizzate di Android.

Sony eletto "OEM dell'anno" da xda davelopers (Fonte screenshot: Sony)

Sony eletto “OEM dell’anno” da xda developers (Fonte screenshot: Sony)

Fortunatamente il livello di pulizia dell’interfaccia standard delle ultime versioni di Android ha permesso ai produttori di creare le loro interfacce con solo lievi modifiche rispetto a quella standard, risultando in un livello contenuto di frammentazione. Mano a mano che le interfacce diventeranno più simili, a mio avviso, il marchio Android diventerà sempre più forte, e la sua diffusione sempre maggiore.

Ma la minaccia Windows Phone è dietro l’angolo…

Cristian Ricardo Quadro

Fonti

Interfaccia Metro: successo o flop?

15 Apr

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Windows 8, l’ultimo sistema operativo di casa Redmond pubblicato lo scorso ottobre, colpisce subito per un’interfaccia grafica davvero molto colorata e del tutto differente da Windows 7. Subito si resta un po’ sconcertati e disorientati senza il Desktop iniziale e soprattutto senza l’ormai storico tasto Start, elementi con cui la maggior parte degli utenti si è formata.

Metro è davvero innovativo? Ci si può chiedere perché Microsoft abbia voluto stravolgere in questo modo la nuova interfaccia, allontanandosi dalle precedenti versioni. In realtà sembra abbia gettato uno sguardo indietro nel tempo, rifacendosi (così come scherzosamente gira voce sul Web) alla pagina di AOL del 1996 dedicata ai bambini, con grandi icone, chiare e colorate, e ricordando anche in parte i temi dell’apprezzato Windows XP.  

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L’avvicinamento ai dispositivi touch è chiaramente il motivo di questa modifica così profonda, siano essi tablet, smartphone o smart pc.  Sebbene Microsoft detenga la fetta di mercato più grande per quanto riguarda OS su computer, nel mondo mobile non riesce a contrastare la Apple col suo iOS, ma soprattutto Google. Android ha infatti in questo campo quasi un monopolio capillare e ben sfruttato. Su questo argomento è interessante un articolo su android.hdblog a questo link: http://bit.ly/ZeaNXH. Windows 8 vuole chiaramente avvicinare gli utenti agli smartphone e tablet che montano software Microsoft, sfruttando i computer per acquisire sempre più clientela mobile, che in realtà è abituata già da molto tempo ad utilizzare altri sistemi operativi.

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Saranno disposti gli utenti a cambiare completamente il proprio modo di usare il computer? Nonostante molti giovani trovino Metro intuitivo, chi usa il computer in ambito lavorativo non sembra aver apprezzato troppo. Infatti su internet sono spuntati subito software per rendere Windows 8 simile alla precedente versione (ad esempio Vistart o StartMenu7, scaricabili gratuitamente da vistart.softonic.it e startmenu7.com); in realtà bastano solo alcune impostazioni per far partire il desktop all’avvio (così come spiegato su Achablog a questo indirizzo http://bit.ly/158zKrf ). Il caro e vecchio desktop infatti non è stato eliminato, ma solo classificato come applicazione, che non viene eseguita automaticamente quando accendiamo il computer.

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(Snapshot di Vistart)

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(Snapshot di StartMenu7)

I possessori di Windows 8 possono quindi apprezzare solo i lati positivi, magari dosando gradualmente o eliminando completamente le novità secondo le proprie preferenze! Fateci sapere se siete pro o contro Metro, e anche se avete apportato modifiche all’interfaccia originale!

Federico Fallace

AGGIORNAMENTO: Pubblicata una video recensione di Windows 8 nella sezione video.